Attimi di felicità
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Pochi giorni fa, scrivevo di quanto fragili fossero i momenti di felicità finora vissuti nella mia vita. Ci ho ancora riflettuto a lungo sul senso della felicità e proprio mentre la mia mente vedeva tutto storto è arrivato qualcosa a farmi ricredere. Ho passato un fine settimana bellissimo,senza troppe vicissitudini ma bello e la settimana ha preso il piede giusto con un lunedì mattina molto dolce e romantico. Ed anche se so già che la settimana finirà con un nodo in gola a spezzarmi il pianto perché il giorno della sua partenza è ormai arrivato, beh conserverò gelosamente questi ultimi momenti trascorsi insieme,i suoi sorrisi,i nostri nomignoli,l’amore vissuto,sapendo che al suo ritorno sarà ancora più forte il legame che ci unisce.
Felicità…è stato svegliarmi domenica mattina,accendere il telefono e sapere da S. in un modo non propriamente esplicito (come del resto gli è consono!) che sono stata al centro dei suoi sogni e che sono stata il primo pensiero che dolcemente lo ha svegliato: l’immagine del mio corpo nudo che lui non ha mai smesso di desiderare,neanche nei momenti in cui ce ne siamo detti di tutti i colori, steso su un letto a fianco al suo. Capire dalle sue parole che non riesce a fare a meno di amarmi,che vivo nella sue giornate,nelle sue ore e nei suoi minuti più di quanto io creda, mi ha reso felice. Certo è solo uno dei tanti momenti di felicità che mi ha regalato, ma non so farne a meno. A differenza mia, lui non è mai stato uno di troppe parole e dirmi ciò che mi ha detto vuol dire che davvero c’è qualcosa nel suo cuore e scusate l’arroganza con cui forse ne parlo ma io questo lo chiamo amore!
Lunedì mattina, ore 8.15 circa sempre con la brevità che lo contraddistingue mi fa “Università oggi?” ed io con la fretta che caratterizza un inizio settimana “Si sto per scendere. Caffè?” e lui che aveva pianificato una mattinata dedicata solo al relax e si dirigeva a piedi in palestra dentro una Foggia chiassosa e fumante dallo smog automobilistico “Se fai presto si! Dove?”, gli propongo un bar che frequentiamo spesso e che si trova sulla strada che di solito faccio per andare in facoltà, ma noto che non gli sta bene dal momento che me ne propone un altro non distante dal primo e sempre di mio gusto per fortuna. Continua scrivendo “Sto a piedi mi passi a prendere?” ed io indaffarata tra trucco,stivali e mentre cercavo di mettere i nuovi orecchini con i teschietti e completavo un look molto rock ‘n roll, non rispondevo al suo messaggio. Dopo poco: “Sto per entrare in palestra mi vuoi rispondere?”, esco di casa 10 minuti prima del solito,insoddisfatta perché la sua fretta non mi ha dato il tempo di strisciarmi un po’ di rossetto sulle labbra.

Il tempo in macchina lunedì mattina è volato come al solito,quando siamo insieme. Le carezze e i baci hanno un sapore d’amore inconfondibile. Lo abbraccio ancora e lo riaccompagno per la sua mattinata di relax. Arrivo in facoltà alle 9.30, per fortuna il prof è in ritardo e ,ad ogni modo, se la lezione fosse già iniziata non mi sarei persa nulla,perché quel tempo l’avevo arricchito con la sua presenza.
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