Il primo sms dopo il primo appuntamento non si scorda mai!!!!
Ricordo che stavo studiando Microbiologia nel Luglio 2008 e in una delle tante sere trascorse a chiacchierare con lui su Messenger mentre ero nel letto con mia madre a guardare la tv, S. mi fa: “dai scendi, andiamo a prenderci un caffè”. Quello fu il suo primo invito a uscire e a vederci fuori, facendo in modo che le nostre chiacchiere serali prendessero una piega diversa e si arricchissero di sguardi, sorrisi, gesti ed espressioni che attraverso un computer non potevamo condividere. Quella sera gli dissi di no perché pigrona come sono non mi sarei mai alzata dal letto,lavata,vestita e truccata per una uscita su due piedi però promisi a S. che appena avessi fatto l’esame saremmo andati a prenderci qualcosa insieme al bar. L’esame era il 22 Luglio, lui ovviamente non sapeva la data ( per tutti gli esami che ho fatto non gliel’ho mai detta per scaramanzia, ma ultimamente ha sviluppato un certo “senso senso” che gli fa intuire tutto prima!) e io prima di quell’incontro ho voluto aspettare i risultati dello stesso esame. I risultati arrivarono il 27 Luglio: un bel 27 che Carrie subito decise di comunicare a S. con un sms, dicendogli che aveva una sorpresa per lui e che nel pomeriggio si sarebbero finalmente visti fuori da quella palestra dove tutto era iniziato. Un po’ come capita a Carrie di Sex and the City di uscire con le sue amiche, anch’io organizzai un pomeriggio con una mia amica P. ( l’unica che finora ha conosciuto S. di persona). Faceva molto caldo quel pomeriggio qua a Foggia e indossai un completo minigonna e canotta blu che ho ancora nel mio armadio e sandali con zeppa che slanciavano quei 156 cm “di bassezza” come dico io. Ero felice quel pomeriggio, euforica e un po’ agitata, come penso sia normale per una nuova uscita con l’uomo che ci piace. S. venne a prendermi in pienissimo centro (cosa che poi negli altri incontri credo non sia più accaduta) e appena entrata nella sua Toyota mi guardò attentamente come per dire “caspita, in palestra sei completamente diversa”. Carrie raccontò subito ad S. del sua esame, che era poi la sorpresa che gli aveva preannunciato per telefono e mentre in preda all’agitazione non smetteva di essere logorroica, iniziò a conoscere l’odore di S. , un odore nuovo e piacevole,quell’odore che inizialmente inganna l’olfatto perché velato dal suo Hugo Boss , ma che poi si mostra per quello che realmente è. Da quel giorno si è impresso nelle mie narici l’odore della sua pelle, che sa di “bruciacchiato” come dico io, ma che saprei ormai riconoscere in mezzo a mille altri odori.
Scelse per me uno dei bar più noti della nostra città, un espressino per lui e un succo all’ananas per me e finalmente Carrie potette incrociare i suoi occhi, sentirlo parlare e ascoltare ciò che aveva da dirle, come se già i due si conoscessero da una vita. In quel momento misi da parte la mia parlantina, per restare lì ad ascoltarlo e capii di quanto S. avesse bisogno di raccontarsi. Il tempo sembrava volare in sua presenza. Stavo tremendamente bene con lui. Il ritorno a casa in macchina è stato anche forse più bello perché mi ha detto di essere dispiaciuto di doverci lasciare e dopo aver parcheggiato in una stradina dietro casa mia,dopo che già mi aveva baciato sulle guance, lo vedo scendere dalla macchina, riavvicinarsi a me, abbracciarmi e baciarmi di nuovo,sempre in modo molto educato e quel contatto per Carrie valse molto più di un bacio appassionato che forse sarebbe stato troppo azzardato e prematuro. S. le fece capire di essere interessato a lei, era “preso” come si suol dire ed io ero a mille. Pochi passi e salgo a casa, sento squillare il telefono, è un suo sms: hai lasciato il profumo in macchina e poi con questa canzone….inventa qualcosa per vederci ancora… Lo ricordo a memoria ormai questo messaggio e sono certa che lo ricorda anche lui. Ha segnato l’inizio di qualcosa di bello, di un sentimento puro e così spontaneo e naturale che nessuno potrebbe concepire e immaginare data la differenza d’età che ci separa. S. a 48 anni rimetteva in gioco i suoi sentimenti, quel cuore aveva ricominciato a battere per qualcuno, Carrie aveva ormai occupato i suoi pensieri,notte e giorno e al diavolo le regole bigotte della società in cui viviamo: nessun 20enne era riuscito a farla sentire come S. faceva continuamente, anche se molto spesso non era presente fisicamente,per Carrie lui c’era sempre.
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