Com'è cominciata io non saprei
Sono sempre stata una molto diffidente e tutt’ora lo sono e con tanti pregiudizi. Oggi dico che avevo i “paraocchi”, che guardavo solo ciò che volevo guardare e che rifiutavo di ammettere quello che non mi piaceva. La vostra Carrie è molto credente, crede in Dio e ogni tanto si diletta a farsi lunghe chiacchierate con lui alla sera quando ormai è a letto e non ha altri pensieri che le occupano la mente. Credo in Dio più di quanto non facciano i migliori praticanti e frequentatori di Chiesa. E sono certa che sia stato lui da lì,dal suo paese incantato ad avermi mandato quel segnale che mi ha fatto abbattere i paraocchi e imparare a dire che nella vita non bisogna mai dire mai,che non bisogna porsi limiti e che anzi davanti ai sentimenti più veri non si può far altro che obbedire. Quel segnale si chiamava S., un uomo di 48 anni quando è iniziata la nostra storia e quando Carrie ne aveva solo 20. Come vi ho già detto mi piace fare sport,mantenermi in linea e andare in palestra ed è proprio lì che ho conosciuto S., non è stato un colpo di fulmine il nostro,anzi è nato tutto molto lentamente. All’inizio un semplice “ciao” e poi un po’ alla volta a quel ciao aggiungevamo qualcosa finchè le nostre conversazioni si sono fatte sempre più interessanti e ricche, e ogni volta ci spingevano a dedicare molto più tempo a noi che all’allenamento. Due sconosciuti che si mettevano a nudo uno di fronte all’altro, come non erano mai riusciti a fare con nessun altro prima. Abbiamo imparato ben presto a cercarci in tutti i modi e non solo più in palestra: al telefono,sms, al computer in chat e social network e poi di persona con incontri furtivi,ma che ci appagavano della sete di conoscenza che avevamo l’uno dell’altro. Ci sono emozioni che mi risulta anche difficile ora trascrivere e cercare di farvi comprendere…è stato come una neonato che apre gli occhi per la prima volta e vede la luce: dopo 20 anni passati in maniera sì spensierata ,ma un po’ in ombra, Carrie con lui vide la luce. Non sapeva ancora che ruolo avrebbe avuto quell’uomo nella sua vita, ma S. le aveva portato il sorriso sulle labbra tutte le volte che si vedevano o si sentivano per telefono.
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